730, detrazione del 19% per alimenti speciali, cos’è e quali sono i tetti di spesa

Nella dichiarazione dei redditi di quest’anno, cioè modello 730/2018 e modello Redditi 2018, c’è una novità tra le spese mediche detraibili: si tratta delle spese per l’acquisto di alimenti medici a fini speciali, detraibili al 19% al lordo della franchigia di 129,11 euro. Ecco le regole per beneficiare della detrazione.

La detrazione è trattata all’art.5-quinquies del Decreto Legge 148/2017: “Gli alimenti ai fini medici speciali sono alimenti da utilizzare sotto il controllo medico e riservati a pazienti con limitata, disturbata o alterata capacità di assumere, digerire, metabolizzare e assorbire alimenti comuni o le sostanze nutrienti in esse contenute, ovvero ai pazienti con altre esigenze nutrizionali determinate da condizioni cliniche che non possono essere trattati con una normale dieta”.

Bisogna, però, prestare molta attenzione perché la detrazione ha dei limiti. Infatti, il Registro nazionale dei prodotti destinati ad un’alimentazione particolare è suddiviso in tre categorie:

  1. alimenti per lattanti;
  2. alimenti senza glutine;
  3. alimenti medici a fini speciali (elenco completo disponibile nella sezione A1 del Registro nazionale dei prodotti erogati a carico del S.S.N.)

e sono detraibili SOLO gli alimenti compresi nella terza categoria.

Sono, infatti, esclusi dalla detrazione gli alimenti destinati ai lattanti, perché l’acquisto potrebbe non configurarsi come una spesa prettamente a scopo terapeutico, e gli alimenti senza glutine destinati ai celiaci.

È importante ricordare che il periodo per il quale è applicabile la detrazione è limitato all’anno d’imposta 2017 e 2018. Pertanto le spese per gli alimenti a fini speciali potranno essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2018 e nella dichiarazione dei redditi 2019.

La detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro, senza alcun limite di spesa, perché il legislatore non ha previsto alcun tetto massimo.

Quando le spese sono sostenute per i figli a carico, la detrazione spetta al genitore al quale è intestato il documento di spesa. Se il documento è intestato al figlio, le spese vanno suddivise tra i due genitori in relazione al loro effettivo sostenimento. Se i genitori intendono ripartire le spese in percentuale diversa dal 50%, devono annotare la percentuale di ripartizione sul documento di spesa.

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